Quanto è diffuso questo tumore?

Nei Paesi occidentali il cancro del colon-retto rappresenta il secondo tumore maligno per incidenza nella donna e il terzo nell’uomo. In Italia si stima che questo tumore colpisca circa 23.000 donne e 30.000 uomini ogni anno, rappresentando la seconda causa di morte oncologica sia per gli uomini che nelle donne. In Sicilia, ogni anno, si registrano circa 3000 nuovi casi, di cui circa 1600 negli uomini e 1400 nelle donne. Negli ultimi anni si è assistito a un aumento delle diagnosi di tumori del colon retto, ma anche a una diminuzione della mortalità, attribuibile principalmente ai programmi di screening, alla diagnosi precoce e al miglioramento delle terapie.

Quali sono i fattori di rischio?

I fattori di rischio più comuni per questo tumore comprendono l’età maggiore di 50 anni, la familiarità, fattori genetici (malattie genetiche predispongono all’insorgenza di un tumore del colon), fattori nutrizionali (carni rosse, alcol, obesità) e le malattie croniche intestinali (retto-colite ulcerosa e morbo di Crohn).

Quando devo fare lo screening del tumore del colon retto?

Lo screening è rivolto a tutti gli uomini e le donne di età compresa tra i 50 i 69 anni e viene effettuato mediante la ricerca del sangue occulto nelle feci (SOF test). Questo test viene eseguito ogni due anni. L’esame è gratuito e non occorre la richiesta del medico di medicina generale.

Cosa è il SOF test?

È un esame semplice e non doloroso che permette di rilevare nelle feci la presenza di sangue occulto, cioè non visibile ad occhio nudo. Il test consiste nella raccolta di un piccolo campione di feci da inserire in una provetta, che viene poi analizzato in laboratorio.

Come devo prepararmi per fare il test per la ricerca del sangue occulto?

Per fare il test, non occorre nessuna preparazione particolare né alcuna restrizione dietetica.

Perché è importante rilevare l’eventuale presenza di sangue nelle feci?

La ricerca del sangue occulto nelle feci è un mezzo efficace per scoprire un tumore del colon-retto in fase iniziale. Se diagnosticato precocemente, il tumore può essere curato in modo definitivo. Il test per la ricerca del sangue occulto è in grado anche di rivelare la presenza di eventuali lesioni a rischio di trasformazione tumorale. L’asportazione di queste lesioni impedisce la comparsa del tumore.

Che succede se l’esito del test è nella norma?

Se l’esito del test è nella norma, riceverà una lettera a casa entro un mese circa dalla data di consegna; la comunicazione potrà avvenire con altre modalità concordate al momento dell’esame (mail, messaggi). Sarà successivamente invitato per effettuare nuovamente il test dopo due anni, fino al compimento dei 70 anni.

E se il test rileva la presenza di sangue occulto?

Nella maggior parte dei casi, le tracce di sangue sono dovute a patologie benigne quali, ad esempio, emorroidi o ragadi. In una minoranza di casi, invece, è dovuta a un tumore del tratto digerente. In ogni caso, se il test rileva la presenza di sangue occulto nelle feci, il protocollo degli screening invita a sottoporsi a una colonscopia, che sarà anch’essa gratuita e non necessiterà dell’impegnativa del proprio medico di medicina generale.

Come faccio a fare il test del sangue occulto?


I soggetti che riceveranno la lettera di invito potranno recarsi presso le farmacie convenzionate. Lì riceveranno un kit che dovrà essere riconsegnato, una volta raccolto il campione, nella stessa farmacia dove era stata ritirata la provetta. Anche coloro che non hanno ricevuto la lettera d’invito possono recarsi spontaneamente in farmacia: la farmacia verificherà se il soggetto è invitabile e, in questo caso, potrà consegnare la provetta al cittadino.